7.2.12

Angel of Darkness, Demons of Light II

Disponibile in streaming 'Angel of Darkness, Demons of Light II' degli Earth


Lo so ascoltando da diversi giorni e lo trovo un buon lavoro ma non un disco esaltante come la prima parte, lo ascolto volentieri soprattutto in notturna o la mattina ma non mi ha fatto scattare grandi molle.
Alle atmosfere rarefatte e sognanti che sono il loro marchio di fabbrica gli Earth hanno aggiunto un'aria jazzata e quasi impalpabile ('Sigil of brass') oppure un violoncello sinistro e dissonante che mi ha ricordato vagamente le incursioni proto-noise di John Cale nei Velvet Underground.
Lento è lento ma non hanno nulla nè di doom nè di drone come leggo spesso. 
E' piuttosto una continua ninna nanna psichedelica in precario equilibrio tra la veglia e il sonno, la dilatazione estrema di un folk americano sonnacchioso e indolente.
'A multiplicity of doors' e l'ultima 'The Rakehell' i momenti migliori del disco.

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