30.5.14

Sangue



Ecco, dischi del genere mi fanno venir voglia di aprire blogger e buttare giù due stronzate senza pensarci troppo. L'amore e la stima che nutro per Chris Spencer e gli Unsane non è facile da esprimere quindi qualsiasi cosa Chris faccia attira immediatamente la mia attenzione.
Mettici anche che gira e rigira il suo stile è quello, e il suo stile vocale e musicale mi fa impazzire quindi è parecchio facile acchiappare la mia attenzione.

Ora, la roba precedente questo disco non la conosco, i CT9 mi erano sfuggiti, non li conoscevo prima.
Mentre Descent fa un secondo giro mi viene abbastanza fluido pensare che i CT9 hanno la stessa radice degli Unsane, immaginate degli Unsane con un suono (occhio che dico, suono) meno irruente, un cincinin meno irruente eh, ma i riff, basso e batteria che viaggiano come dei trattori caracollanti, la voce di Chris è sempre quella. Si, forse c'è un tantino di slide in più ma niente che faccia pensare a un progetto tanto tanto tanto diverso dagli Unsane.
Ora, in questa intervista Chris dice che gli Unsane sono un pò messi nel freezer, Signorelli vive in Messico, Curran fa il tour manager per Melvins e King Buzzo Solo quindi il Nostro che fa, riesuma una sua vecchia band, stampa il disco in vinile per la sua etichetta personale il cui nome tra l'altro è preso dal grossista di carni a New York dove Spencer si procurava il sangue per parecchie copertine degli Unsane - ditemi se questa non è  malattia assurta a gesto artistico supremo - e fa le cose che ha sempre fatto, che gli piace fare e che a noi piace ascoltare da matti.
Il disco è parecchio più godibile e ascoltabile delle ultime cose fatte dagli Unsane e lo ripeto, un suono e un songwriting un attimo meno aspro e violento fa tanto.
Over.

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