
Mentre sono affaccendato con l'ascolto degli ultimi dischi di Dismember e Decapitated, "The God That Never Was" e "Organic Hallucinotics" che ai primi ascolti non mi hanno entusiasmato come i loro predecessori, ho riscoperto il primo lavoro solista di Karl Sanders, "Sauron Meditation". Il chitarrista dei Nile da finalmente sfogo al suo amore per l'Egitto e più in generale per quei suoni che sono entrati nell'immaginario collettivo come "mediorientali".
Chi ha apprezzato "In Their Darkened Shrines" non potrà non rimanere affascinato da "Sauron...", uscito nel 2004 per Relapse forse un pò troppo in sordina mentre tutti erano ancora concentrati nel metabolizzare un disco complesso come "In Their Darkened..". Tablas, chitarre acustiche e strumenti esotici sono l'armamentario usato dal chitarrista americano per creare un'atmosfera rilassata e meditativa, lontanissima dalla furia schiacciasassi della sua band principale. Su alcuni brani sembra anche di sentire quella malinconia bucolica di pezzi come "Spirit Caravan" e "Solitude" dei Black Sabbath.
Ecco, se qualcuno mi chiedesse qualcosa da ascoltare, così di getto, consiglierei "Sauron Meditation".
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