28.6.07

Sicilia is burning

Sono scampato per un pelo, 24 ore sembra, all'inferno siciliano. Non che una settimana fa si stesse bene. Caldo sì ma accompagnato da tanta umidità che ho sudato per quasi 56 ore di seguito. Solo qualche bracciata a mare mi ha raffreddato i bollenti spiriti e in compenso con 5 ore in due giorni di sole sono diventato marocchino. Domenica rimettevo piede sul suolo lombardo e l'aria era già più fresca. Benedetta terra longobarda.
Faccio passi avanti, niente nostalgia canaglia, niente contemplazione del mare in attesa dell'imbarco, ma un occhio ammirato alle colline brulle sulla strada per l'aeroporto quello sì, quelle mi affascinano da sempre. Sono stoner.

Si torna alla solita vita, si aspettano le due settimane di svacco ad agosto. Ovvio, finisci una vacanza, già pensi alla prossima.
Se guardo più vicino invece penso ai Blood of the sun il 5 luglio al Magnolia all'Idroscalo di Milano.
Si suona all'aperto, birra e 500 sigarette, cazzeggio e occhio mobile.
Mi trascino stancamente il nuovo disco dei Sideburn, ho promesso la recensione ai ragazzi di Perkele.it, la faccio ma c'è il nuovo Orange Goblin ed Entombed in canna.

Sabato sera che faccio? Sono da solo, la me mujera ha trovato compagnia per quel lebbroso di Antonacci a San Siro (con biglietti gratis, altrimenti col cazzo!) organizzo puttanoni brasiliani a casa o partecipo a "Vanzago Vivace"? O mi sparo quattordici gare del Moto GP 05 alla Playstation? tanto lo so che comunque vada una pippa ci sta sempre!

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