4.11.07

La Femina del Gorilla

Cox che vai, bel concerto che trovi.
E se c'è anche una bella fighetta che imbraccia il basso e lo suona a mestiere, c'è ancora più un perchè.
Gorilla e Underdogs, venerdì 2.
Sala concerti bella pienotta, attaccano gli Underdogs, band de noaltri, in trio, ascolto due pezzi, non mi convincono, prendo la terza birra ed esco.
Gorilla in piena forma. Band inglese, trio, chitarra/voce, batteria e appunto bassista Femina. Ho il loro primo cd, uscito per Lunasound, etichetta svedese di belle speranze non realizzate. Allora erano un bel misto di fuzz, Blue Cheer, The Who, belli grezzi e rockkenrolle.
Oggi sono su Go Down, sono al terzo disco e alle influenze di sopra ci mettono anche dei Motorhead che sono sempre un toccasana.
Grezzi, diretti, massicci dove serve e yeh yeh qui e là.
E poi c'è lei, Sarah Jane, che maneggia quel Rickenbacker bianco con fare da padrona. E rompe pure il mi basso dopo due riff del primo pezzo. Che Femina.
Non si scompone, finisce il pezzo, lo cambia con un altro rickenbacher che però non va bene, si sente, un paio di pezzi ancora e ritorna al primo con corda nuova.
La band va alla grande, suona boh, un'ora o anche di più, il fatto è che scivola, c'è da sentire, c'è da guardare, anche il chitarrista/cantante che sembra un figlioccio di Rod Stewart, very british appeal indeed.

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