Mi gioco la tris

C'è una tripletta intensa all'orizzonte, Dixie Witch+Orange Sunshine giovedì, The Ocean+ salcazzo venerdì al Garage (Acne di Zanzara da la soffiata che stiano spostando tutte le date previste perchè sono stati beccati senza licenza per la musica dal vivo, possibile??) e il sabato grande chiusura con i The Hives.
I motori sono roventi.
Delle tre sbrodolo per i The Hives anche se temo che l'acustica di merda del Rolling Stone possa azzoppare l'energia pura e lo Spettacolo dei The Hives. Rimango ancora non convintissimo del loro ultimo "The white and black album", penso che si perda troppo, che non serri i ranghi come invece fa Tyrannosaurus Hives, un buon numero di pezzi-scheggia di vero pop-punk in versione rock'n'roll è quel che ci vuole per un set live, tipo questo. Ghette ben lucide e camicie bianche e inamidate, mi raccomando, che non ci serve altro.

Giovedì ai Dixie Witch + Orange Sunshine al Magnolia sarà un'autentica immersione nell'acido. Aprono gli OS, olandesi, frikkettonissimi, acidissimi, fermi trent'anni fa ai tempi dei Blue Cheer, dal vivo e su disco. Seguono i DW, texani di Austin, quindi grezzi e bestie per antonomasia sulla scia di Grand Funk, Mountain e Allman Brothers e il fuoco sacro dell'hard-blues dei più recenti Five Horse Johnson, Halfway To Gone e Leadfoot. Niente da eccepire, un ulteriore modo per scapocciare un pò.

Hush Hush by Orange Sunshine

In mezzo a tutta questa energia positiva ci sono i The Ocean tra Rotten Sound e Trap Them. Sono digiuno di entrambi, leggo grind-core dalla Finlandia per i primi, sento metalcore azzannatissimo per i secondi e mi prudono le orecchie. I The Ocean beh sono un'esperienza postcore intensissima, un pò Minsk, un pò Isis e tanto metalcore. Avvolgenti.
Forse non l'ho mai raccontato ma neanche un anno fa, poco prima dell'uscita di Precambrian sti otto tedeschi che girano come un collettivo non essendo mai gli stessi su disco e sul palco hanno fatto la timida comparsa sul suolo italico dentro un piccolo mini-festival con sei-sette gruppi in un postaccio vicino l'Alfa Romeo di Arese. Un tiro di schioppo da casa mia in teoria, un posto inculatissimo nella pratica. Mi ci sono voluti 45 minuti per trovarlo e tre contatti ravvicinati con altrettanti guardiani dell'Alfa Romeo.
Alla fine il circolo autogestito salcazzo era dentro una rimessa per ambulanze (!!). Bile nera ma ne è valsa la pena. Il Garage è un altro posto dove ha perso le scarpe il signore ma ormai ci arrivo ad occhi chiusi. Faccio passi avanti.