Correva l'anno novanta e qualcosa e Beretta 70 mi aprì un mondo. Un mondo di film, di personaggi, attori, compositori, colonne sonore. La coincidenza era che sto mondo era sempre stato dentro il mio animo cinico e ora si trovava espresso artisticamente alla massima potenza. Animo mio e di quella cricca di bastardi di amici vicinissimi. Un pò come era capitato per i Motorpsycho, ciascuno ascoltava le proprie cose, ci sfottevamo e ci disprezzavamo cinicamente i gusti musicali ma i tre di Trondheim ci mettevano tutti d'accordo.
Con i fratelli De Angelis & co. era anche la quadratura di un cerchio che era iniziato molti anni prima con le prime folgorazioni con il prog, EL&P, Soft Machine e King Crimson su tutti ( i Genesis mi hanno sempre fatto abbastanza cagare), passava per il modernariato degli Stereolab in un salto quanto-leap di trent'anni e per i Voivod. Erano gli anni dell'esplosione della lounge, del modernariato, la riscoperta di Piero Umiliani e del sacro trittico Bixio-Frizzi-Tempera.
Da lì cominciò la corsa a chi aveva registrato più film in videocassetta rigorosamente trasmessi da Rete 4 su I Bellissimi, film da spararsi ogni sabato a casa di qualcuno all'interno delle Megaproiezioni con l'ausilio fondamentale di una montagna di canne. E rigorosamente senza donne tra i coglioni. Anzi in quegli anni la figa non la si vedeva neanche col binocolo, sfigati nel vero senso della parola, senza figa.
I Calibro 35 ripercorrono quelle strade, "La selezione comprende temi famosi così come tracce più oscure: dal classico Morricone di “Indagine su un Cittadino al di Sopra di Ogni Sospetto” ai temi di Micalizzi (“Italia a Mano Armata”) e Cipriani (“La Polizia Sta a Guardare”) scelti anche da Tarantino per i suoi ultimi film; da “Milano Calibro9” di Luis Bacalov alla sperimentale “Giornata Nera per l’Ariete” (Morricone). “La Mala Ordina”, il capolavoro di Armando Trovajoli i cui nastri sono andati perduti più di trent’anni fa, rivive con una nuova esecuzione dei titoli di testa mentre “Gangster Story” dei fratelli DeAngelis riporta la nostra immaginazione agli inseguimenti di “Roma Violenta” e di “La Polizia Incrimina, La Legge Assolve”.
Operazione spaccacervelli a cura di Bologna Violenta, 28 maggio al Magnolia, ingresso libero con tessera Arci. E baffo alla Maurizio Merli d'ordinanza.
E chi non s'arricampa non è figlio di Luc Merenda.
Nessun commento:
Posta un commento