19.5.09

Pericolo

Non divoravo un fumetto da qualche tempo. E' pur vero che non ne compravo uno da qualche tempo, escludendo le ultime settimane. Ormai il lunedì è appuntamento fisso con Super Eroi, i volumetti che escono con il Corriere. Ne ho mancato qualcuno ma da tre settimane sono puntuale. Ed è stata una escalation. Civil War e Guerra Segreta mi hanno divertito, Devil - Diavolo Custode mi ha fatto vacillare pesantemente (disegni di livello con qualche riserva su alcune tavole davvero troppo abbozzate per la fama di Quesada), World War Hulk mi ha infoiato fino al collo. In cucina, la coppia Pack-John Romita Jr con le chine di Jansen. Quanti ricordi, ho amato il loro Devil.

World War Hulk, a parte la sceneggiatura interessante, è una serie di bastonate. Mazzate ovunque, quasi a ogni pagina, Hulk lotta con tutti e le suona a tutti. Primo grande scontro, con Iron Man. Pur nel suo esoscheletro super tecnologico le prende di santa ragione. Splash pages come se piovessero, Manhattan un campo di battaglia. Stessa sorte per i Vendicatori, Reed Richards e Dottor Strange 'with a little help from his demon friend' ma l'apice è lo scontro con la Cosa.

Quattro pagine, quasi sempre tavole a tutta pagina e bastonate come se piovessero. Sentivo davvero i colpi che venivano fuori dalle pagine. Destri, ganci, pugni in faccia e allo stomaco, teste fracassate a due mani, dialoghi inesistenti. Solo botte. 

E la soddisfazione di un 'end' non proprio 'happy' ma piuttosto interlocutoria, proprio quello che non ci vuole per chi è riuscito ad allontanarsi dalla febbre Marvel dopo diverse ricadute. Ma si sa, con i Marvel, ' se te perdi la continuity...'

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