23.7.10

Chiudi tutto che qua si vola

Me l'ha detto Peppune sulle prime note di Electric Worry mentre chiudeva le taschine del suo marsupio. Parole vere, scatta un pogo finalmente serio e mi ci butto a capofitto, dura poco ma mi diverto. Con i Baroness è stato un altro mondo tutto, concerto, pit e suoni di un altro mondo ma i Clutch sono stati all'altezza del mito che li accompagna.

Palco grande stavolta e suoni non all'altezza, soprattutto quelli della chitarra di Tim Sult, all'inizio una presenza blanda e senza il mordente giusto poi pian piano chi doveva capire ha alzato qualche cazzo di cursore ma la botta che mi aspettavo non c'è stata.
Per uno un pò all'angolo ce n'era un altro assoluto protagonista, il polpo Jean Paul Gaster, secondo me era ubriaco fradicio, suonava alla metà della velocità usuale e sfoderava una scioltezza magistrale, tocchi jazz, profondità blues e piglio rock.
Fallon è il master of ceremony della situazione, il vero preacher del rock, sudato come una merda, ingrassato parecchio, ai miei occhi era di tonaca vestito e infondeva lezioni di vita solo solo dalla mimica di mani e faccia e con una Les Paul a tracolla e un bottleneck tra le dita era l'angelo perduto degli Allman Brothers sceso sul Magnolia. E noi tutti presenti alla messa nera, ormai a briglia sciolta siamo autonomi, inizia il clap clap dal pit che contagia il palco e non il contrario come sarebbe ortodosso.
La voce che te lo dico a fare, quello ha una trachea profonda come il buco del culo di un vulcano e la vena in mezzo alla fronte si ingrossava sempre più.

Un'ora e mezza di set senza risparmiarsi saccheggiando parecchio dall'ultimo Strange Cousins e From bale street to oblivion (la coppia Electric Worry/One Eye Dollar infilata di seguito come su disco), buona rappresentanza pure da Robot Hive (The incomparable Mr. Flannery tra le prime) solo una Profits of doom da Blast Tyrant, magistrale, e poi Elephant Riders, Mice and Gods e 50,000 unstoppable watts da lacrime sull'encore.
La leggenda vuole che le scalette le buttino giù tutti, uno per serata, chissà a chi è toccato quella del Magnolia.
Il polpo Paul però l'ho visto troppo preso bene...
Per le foto rivolgetevi a gente competente.

Nessun commento: