Se parliamo di dischi macinati 'Kentucky' di Panopticon, di cui spero di vincere la pigrizia e parlarne più avanti perchè è un disco eccezionale, e 'Advaitic Songs' degli OM è nella top five, disco meraviglioso che non avrei mai creduto sarebbero riusciti a fare, pensavo si sarebbero infilati in un vicolo cieco totalmente auto referenziale e invece si sono smarcati alla grandissima pur rimando OM al 100%.
'Advaitic Songs' completa e innalza ai massimi livelli quello che su 'God is good' era rimasto solo accennato, finalmente un coitus pieno e strabordante ricchissimo di sfumature, arrangiato meravigliosamente a suon di archi, strumentazione orientaleggiante al gran completo e voci femminili ammalianti.
A volte non sembra neanche un disco OM, il basso scende in secondo piano ma è là che aspetta di risalire in tutta prepotenza, il cricetone Cisneros sta lì dietro le quinte a lavorare con le sue ditina tozze su quel meraviglioso Rickenbacker per poi legnare con i soliti giri ipnotici.
Fondamentale il contributo, finalmente mi viene da dire, di Emil Amos e Lichens, ho l'impressione che questo sia finalmente il disco della band OM e non tanto quello degli OM "la band di Cisneros, ex Sleep".
Era da 'Conferences of Birds' che non mi esaltavo così tanto per un disco degli OM, a babbo morto finchè rimane.
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