13.11.12

Ohibò

Finadesso pochissimi post sul Roadburn 2013 perchè nessuna delle band annunciate fino a ieri vinceva sulla pigrizia. E sì che diverse cosette interessanti sono già uscite fuori. Blue Pills, Wo Fat, tanta curiosità per i Kadavar, Primordial, Royal Thunder i primi nomi che mi vengono in mente e che conosco mentre la maggior parte mi è totalmente sconosciuta.
C'è da studiare come sempre, sperando di non arrivare troppo nudo alla metà e mangiarmi adesso le mani per aver snobbato il set degli Aluk Todolo, l'ultimo 'Occult Rock' è una meravigliosa droga.


Oggi il botto, annunciati Ash Borer e Fell Voices e allora continua ad avere un senso andare al Roadburn quando due band che stai macinando di più in questi giorni le troverai là.
'Cold of Ages' degli Ash Borer è un disco strepitoso, tante recensioni ufficiali entusiaste quanto accoglienza tiepida sui forum, a me fa impazzire perchè è violentissimo e non lascia scampo, pochissime menate Cascadian e fottuto black metal. Punto. Scurissimo black metal.
Nella pura tradizione Cascadian, pezzi lunghissimi, dai sedici ai diciotto minuti dove le cavalcate durano quel che sembra un millennio dando un effetto stordente di psichedelìa nera; quando si fermano per prendere fiato gli Ash Borer non piazzano tanto un mid tempo quanto un mantra doom, ..rallentando quasi fino all'encefalogramma piatto, Convict All Flesh pezzo manifesto.


Ai Fell Voices piace pure la formula 'pochi pezzi ma lunghissimi', Untitled ha due pezzi per una media di venti minuti l'uno.
Meno assalti all'arma bianca in favore di qualcosa formalmente black metal ma di più ampio respiro e concentrata nel creare un atmosfera cupa e ansiogena, sfiorando a volte il post-rock anche con un piano.
Primo pezzo interamente strumentale, il secondo scandito da una voce portata al massimo della disperazione e un pelo sotto il livello sonoro delle chitarre, come vuole la tradizione.
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