11.5.06

Motor-impressioni

Motorpsycho - Rolling Stone, Milano, 2006-05-10

1. Sideway Spiral III
2. No Evil
3. Hey Jane
4. In Our Tree
5. Kill Devil Hills
6. Triggerman
7. 29th Bulletin
8. Sancho Says
9. Sail On
10. Coalmine Pony
11. Bonny Lee
12. Devil Dog
13. Before the Flood
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14. Vanishing Point
15. Neverland
16. You Lied
17. Hyena
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18. Feel

Ci andai. E ho goduto, con moderazione. Sarà che avevo grosse aspettative, sarà che quando sono entrato alle 20:55 non c'era tutta sta gente che mi aspettavo, il chè mi ha dato una sensazione di squallore e di tristezza, sarà che il set di luci era ridottissimo, sarà che, cazzo questo è in effetti il difetto più grosso, alla batteria non c'era Gebhardt e si sentiva anni luce. Insomma i MP sono partiti diesel, con un entusiasmo quasi forzato.
Sarà anche che quasi non riconoscevo Bent (all'inizio pensavo fosse una ragazza al suo posto!!) nè Snah (molto meno "giovanile" di quanto ricordavo).
La partenza con SS III e la fine con Feel quasi si davano la mano, inizio e fine del concerto in modo intimo, con la differenza che la seconda è stata una gioia immensa, un pezzo assolutamente inatteso e di grandissima emozione.
Peccato piazzare Hey Jane al terzo pezzo, il pezzo da solo tira alla grande ma era il batterista che non reggeva. Sentimenti contrastanti anche per in Our Tree, uno dei miei pezzi preferiti dell'ultimo album, la botta dell'entrata del basso dopo la seconda strofa confermo che c'è e c'è tutta ma ho avuto la sensazione che fosse mooolto più lenta che su disco e il motivo era al solito il batterista che invece di trascinare seguiva.
Grossa sorpresa invece per Coalmine Pony, un pezzo che su disco skippo quasi sempre e che invece dal vivo è stato ottimo.

La scaletta era quasi tutta incentrata sul nuovo disco, buona mossa, a me Black Hole/Black Canvas piace molto ma ovvio che il diehard-fan che è in me è rimasto un pò scontento di non sentire neanche stavolta per esempio Going To California. L'ultimo album rockanrolla che è un piacere e dal vivo i pezzi sono stati resi abbastanza bene.
Attenzione a non sottovalutare il ruolo di Øyvind Brandtsegg, il biondissimo tutto fare al vibrafono che alla bisogna in simil-mellotron, piano elettrico, etc.
Dalla mia posizione non riuscivo a sentirlo bene, solo prima del primo bis mi sono spostato molto indietro e lì si sentiva tutto e anche meglio.
Anche stavolta c'è stata una girandola di bassi e chitarre. Vado a memoria, per Bent bassi Musicman ovviamente, verde con battipenna nero e nero con battipenna bianco; per Snah, la Gretsch sunburst, una Les Paul color oro, la Danelectro dodici corde nera con battipenna bianco, una Stratocaster reverse bianca.
I quattro erano disposti a semicerchio, da sx a destra: batterista, Bent, Snah, Øyvind in modo da creare già sul palco l'intimità necessaria; il palco era occupato solo per metà, i MP erano tutti disposti molto avanti, dietro solo una bella fila di amplificatori Ampeg.

Volumi.
I volumi erano ovviamente bassi, il Rolling Stone è un posto di merda, i buttafuori, quelli che tristemente avevano la pettorina "Staff", sono dei pezzi di merda, il concerto è iniziato così presto perchè alle undici tutto doveva finire. Da qui ho appreso che hanno anche segato due pezzi pur di finire in orario. Il concerto è durato un'ora e cinquantacinque minuti e il RS era strapieno, gente normalissima, gente insospettabile, gente che non era lì per caso perchè i MP non sono una band sulla bocca di tutti o peggio sulla copertina di NME una settimana sì e una pure.
Le uniche concessioni al passato sono state fatte nei due bis, da paura, pezzi storici uno più bello dell'altro, sorprendente il pubblico "a cappella" durante You Lied, la gioia messa in note di Neverland, il successo che ha riscosso Hyena, il mio pezzo preferito del disco nuovo, la super-sorpresa di Feel che non sentivo neanche su disco da anni.
Tutto sommato lo spazio per le jam è stato poco, ci hanno provato diverse volte ma non ne è venuto fuori niente di trascendentale. Sinceramente ho preferito la scelta di un concerto più rock e più diretto, volevo adrenalina, headbanging, volevo cantare a squarciagola.

Ne ho lette di cotte e di crude su questo concerto, i fan sono sempre incontentabili. La verità è che i MP potevano suonare altre due ore e avere una scaletta totalmente diversa e fare un altro concerto di gran livello.
Senza Gebhardt il giocattolo si è rotto in alcuni punti, e i Due sono sembrati a volte spaesati. Il nuovo batterista è un buon musicista ma non ha il tocco pesante di Geb, non ha o non dimostra ancora di avere la stessa forza psicologica per imporsi come musicista con una forte personalità.

2 commenti:

Cosucce Psicotrope ha detto...

Secondo me sono stati grandi!! (visti a treviso)!

Davvero gli yob si sono catafottuti?!!

AVE!

romilar ha detto...

gli YOB si, R.I.P

immagino che a Treviso sia stato bello, a quanto Milano è stato il "peggiore", io cmq sono rimasto contento