28.9.07

Consumista/Consumato

Dei Baroness dei due ep rimane poco. Rimane un pò della aggressività vocale degli esordi, rimangono le chitarre spesse e una certa complessità musicale che allora era figlia dell'imbastardimento dell'hardcore e del metal ma The Red Album è un altro pianeta su qualsiasi aspetto, della produzione, dei suoni, della tensione, del songwriting.
Dietro la corteccia di pezzi muscolosi spesso e volentieri fa capolino una vena "progressive" e free che i Baroness assecondano splendidamente.

Capita spesso che la sezione ritmica si sganci dalle maglie dei riff, delle strofe, della canzone per andarsene per conto proprio aprendo totalmente l'ascoltatore su un paesaggio musicale di ampio respiro che prevede percorsi sinuosi, tecnicismi chitarristici, svolazzi psichedelici, squarci di tenebra musicale tipici dei Minsk e dei Red Sparowes, melodie vocali rabbiose o votate alla melodia alla maniera dei Torche. E sotto tutto, le chitarre a costruire un muro metallico sì spigoloso ma anche facilmente assimilabile.

E qui sta forse una delle caratteristiche dei Baroness, quella di rendere i pezzi assolutamente digeribili e mai troppo ostici nonostante la complessità. Insomma, già dopo pochi ascolti le trame risultano familiari e e melodie vocali godibilissime.

The Birthing e Isak sono due buoni esempi per capire l'ampio respiro su cui i Baroness hanno impostato il disco.

Bastano pochi minuti perchè chitarre e batteria partano all'inseguimento l'uno dell'altro in una sfida virtuosa ma mai fine a se stessa e che regala grandissimi minuti di pura musica suonata. Aleph vive di momenti di impalpabile follia, Teeth Of A Cogwheel invece sembra si muove dentro un incubo ritmico con batterie doppie che si sovrappongono incalzanti.

Tra momenti di stasi e accellerazioni epiche i Baroness tengono alta la tensione, sorprendono ad ogni cambio di tempo e dimostrano di poter offrire molte idee come Wanderlust, un pezzo intero di chitarra acustica arpeggiata, l'adamantina O'Appalachia o l'estemporanea e incompiuta Untitled.

Ennesimo flippo di periodo, aspetto il cd ordinato alla Relapse, aspetto di vederli dal vivo, aspetto di finire l'indigestione dei Baroness per poi buttare via il cd e riprenderlo tra due anni.


Nessun commento: