6.2.08

Dentro e fuori il trip -3


Capita che si salti di palo in frasca e si scoprano gemme fresche fresche di uscita.
Così, barcamendosi tra Zappa e una vampata di ritorno dei Velvet Underground, presti anche un orecchio a roba nuova. E' il caso di Old Growth dei Dead Meadow, ottimo disco, è il caso di Into The Abbandon dei Saviours, band che segue a ruota la scia degli High On Fire con quel metallo antico rinfrescato da un'urgenza espressiva che solo un background imbastardito con hardcore, doom e metal può dare.
In realtà il disco nuovo mi piace meno dell'esordio Crucifire perchè il legame tra riff e voce è meno riuscita stavolta.

E' il caso anche di The Bees Made Honey In The Lion's Skull degli Earth, freschissimo di uscita su Southern Lord. Lì sono rimasto fulminato. Anche perchè non c'entra un cazzo con il percorso di ascolti che ho fatto finadesso.
Siamo dalle parti di un post-rock dilatatissimo che diventa per forza psichedelico. Un percorso che Carlson e compagni hanno iniziato alcuni anni fa con Hex (oscuro e pesantissimo sotto tutti i punti di vista), che hanno mediato con Hibernaculum dell'anno scorso rifacendo vecchi pezzi con una nuova luce e che sul nuovo disco porta un'impronta più come dire solare e positiva. Potete sentirci quel che volete dentro ma per me la componente folk e agreste o "jazzy" è fortissima.
Anche lo Scaruffone si spertica in elogi.

Basta poco agli Earth, un hammond di sottofondo, tre-note-tre che deviano dagli scarni accordi lunghi che si susseguono magicamente, un piano sbilenco, per rendere un disco davvero memorabile. E dobbiamo ringraziare che oggi suonino più la batteria di un tempo.
Al di là delle etichette o delle descrizioni che trovano sempre il cazzo di tempo che vogliono, se cercate un ascolto notturno che vi accompagni ad una lettura o su uno smanettìo friccicarello al pc il disco è perfetto.
A me l'ascolto apre scenari visivi brillanti o incubi ad occhi aperti a seconda del mio stato d'animo, e questa è una storia che presto racconterò.

Dunque gli Earth svoltano ancora prendendo le distanze dal suono "drone" che al giorno d'oggi è diventato un genere vero e proprio ( Sunn 0))) docet) ma che loro, la storia ha decretato, hanno inventato.
Gli amichetti narcolettici suonano al Magnolia (MI of course) il 19. Se si va o no lo devo ancora decidere. Cioè se suonassero solo per me andrebbe benissimo, ma sentirmi gli Earth col vocìo mi fa girare i coglioni.

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