13.4.08

Il segno dei tempi?

Stavo giusto leggendo un post su Theetofdivine.com, un web-mag di musica estrema messo su dagli stessi tizi che gestivano il compianto digitalmetal.com. Il post in questione parla dell'ennesima etichetta indipendente (ma non piccola) come la famosa Victory che ha deciso di non spedire più i promo ai giornalisti ma di fare promozione solo con audio in streaming con accesso dedicato.
Ovvio che anche l'ultimo scribacchino su questa terra si rivolta contro, soprattutto se come spesso succede avere il cd, anche se promo quindi senza artwork e libretto completi, sia l'unica forma di guadagno.
Sono un pò fuori dal giro, non scrivo una recensione da ottobre e non sento la necessità di farlo nè più l'interesse, almeno una recensione ortodossa, quindi non sono stato sfiorato dal problema che però aleggiava già nell'aria. Il passo precedente a questo spaccio della musica promozionale in streaming è stato o il promo con il "voiceover", una fastidiosissima voce di 4 secondi che interveniva almeno due volte in ciascun pezzo ricordandoti che stavi ascoltando l'album X dell'artista Y in uscita in data Z per l'etichetta Salcazzo. E' ovvio che fosse un espediente anti-pirateria; oppure le dieci classiche tracce suddivise in 99 che in teoria dovevano prevenire la conversione in mp3 e successivo rilascio sul p2p a causa delle pause tra una micronesima traccia e l'altra.
Potete ben capire che fastidio possano dare simili metodi a chi ascolta un disco, se ti trovi nel mezzo di meravigliose sfuriate violente, dentro al vortice di riff complessi e intricati, se la tua testa va a tempo con una doppia casa, cosa possa capitare al tuo sistema nervoso l'interruzione infinitesima che ti mette in pausa il cervello anche solo per un centesimo di secondo.
Io impazzivo. Lo fa la Nuclear Blast, lo fa da moltissimo tempo la Century Media e la Earache, per dirne alcune indipendenti ma molto molto grosse.
E allora fanculo, sai che ti dico caro promoter/etichetta del cazzo, il disco me lo scarico, me lo ascolto dove voglio, quando voglio e ne scrivo quando voglio senza subìre le tue richieste di deadline del cazzo. Tanto alla fine della fiera il tuo promicchio sempre in mp3 va a finire e il cd lo uso come sottobicchiere durante i pranzi satanici della domenica.

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