21.9.08

Un tranquillo weekend di panza

Senza cazzi, è stato un weekend indaffarato. Di quelli che piacciono a me e che ovviamente implicano, sagre, magnate, sbevazzi e rutto semi libero.

Dunque, sabato in gruppetto di sei più nutrica di nemmeno un anno ma che sa già il fatto suo ci si lancia alla volta della Franciacorta in provincia di Brescia, precisamente Adro. Durante questo fine settimana si svolge il Festival della Franciacorta ma saputi i prezzi di ingresso e quello che si doveva spendere per accedere alle altre attività abbiamo scelto di andare a fare un giro della cantina Contadi Castaldi, produttrice di ottimi vini bianchi e di 'bollicine' come dicono loro (la guida, anzi il padrone di casa, un ricchione al 100% evitava di nominare la parola spumante..peggio della peste) che tra Brut, Satèn e Soul hanno produzioni di tutto rispetto e di gran qualità. Nel finale degustazione a go go cum formaggi, noci e miele. Sublime.

Prima del tour siamo andati ad adagiare le nostre regali chiappe lì vicino, a Rovato, all'azienda agricola Boschi. Tre menù fissi con quintalate di roba e ci abbiamo mangiato in sei. Niente male davvero. Tra i primi, superbi gli gnocchi con non ricordo più cosa e i Casonsei burro e salvia.

Oggi invece era il grande giorno della Sagra nazionale del Gorgonzola a Gorgonzola, e dove? Nelle sagre ormai mi muovo con buona agilità usando le armi delle spallate perchè vale sempre il detto ' ti voglio bene, ti voglio amare però la minchia non me la devi scassare'. Oggi però era il caos, mai stato ad una sagra tanto affollata e ovviamente tanto grande. Gorgonzola ovunque e comunque, pure sbattuto al muro. Riso, gnocchi, lasagne, panzerotti, arancine, patatine, polenta, tortino, gelato, tutto al gorgonzola. Una delizia. Ottimi anche i fuori programma come pane e porchetta o salamella e pizzoccheri perchè questa nostra terra di Lombardia è sempre generosa.

Tutto il centro di Gorgonzola era un formicaio di bancarelle con le peggiori cianfrusaglie, bande musicali, birra e vino a fiumi, baretti con sequencer, tastiera e grezzi che cantavano, ammaestratori di animali e ci mancavano nani e ballerine e mi sarei sentito in Parlamento. Il tasso di acidità del Gorgonzola misto al miscuglio di vino e birra ha portato la mia agorafobia a livelli spaziali. Ad un certo punto vedevo un punto fisso nel cielo accanto al sole, c'era una scritta luminosa che mi diceva: FUGGI.

Tra le quattro pareti di casa l'ossigeno è ricominciato a circolare nel cervello, mi rilasso con qualcosa di più familiare tipo Pleasure To Kill.

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