18.9.08

Caleidoscopica

A  volte costa fatica ricercare roba interessante che ti possa rimanere e scuotere nel profondo. Ultimamente di roba nuova ne è circolata in buon numero ma senza dare grande soddisfazione, fino a Doomsayer's Holiday dei Grails.

The Fathomless Mastery dei Bloodbath per carità è un buon disco, il ritorno di Mikael Åkerfeldt alla voce e chitarra ha impresso una svolta ipercinetica al death metal già strutturatissimo dei Bloodbath ma alla resa dei conti The Fathomless Mastery suona troppo freddo e con poca anima rispetto a Nightmare Made Flesh, ben più grezzo e ruspante.

In attesa di sentire il nuovo Serpentcult, l'ep Trident Nor Fire del 2007 non mi convince del tutto, la voce femminile pulita mi fa sonoramente cagare; ben più interessante l'ep  Pray for Tides del 2007 dei The Atlas Moth, come dei Minsk in cocaina. La voce gargarosa risulta forse troppo asciutta per le mie orecchie che invece preferiscono qualcosa di più catarroso ma ha un suo perchè, non ultimo il fatto che mi suona come impostazione vocale nuova.

Sorvoliamo su Versus dei The Haunted ascoltabile in streaming sul loro myspace, Uu compitino senza amore nè sapore

L'universo Grails è ancora in fase esplorativa e le mie idee non sono ancora chiare. Che si tratti di post-rock strumentale lo scrive chiunque, del ventaglio di sonorità che vanno dal folk alla musica raga e indiana, dalla psichedelìa kraut al quasi drone pure. Però bisogna entrarci dentro con tutte e due le orecchie foderate di cuffia.

E' facile scambiarla per musica distratta e poco consistente. In effetti impalpabili i Grails a volte lo sono e certi pezzi del nuovo album sembrano senza capo nè coda giusto per allungare il brodo ma appena si comincia ad avere una minima idea di quel che sono i Grails attraverso la loro discografia, densa anche di ep, ci si accorge che c'è della ciccia. L'invito all'ultimo banchetto è servito qui


TAKE REFUGE from The Fact Facer on Vimeo.

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