I cessi dei concerti metal sono sempre speciali. Ci trovi una fila che parte da fuori di gente che poi scopri vuole pisciare nel privato del cesso chiuso quando gli ottimi orinatori popolari sono semivuoti, perchè mai poi? contemplare il proprio uccello dietro quattro mura? Ci trovi un lago di liquido, possibile mai solo acqua? Ci trovi gente che mentre piscia, si arraspa, se lo sgrulla con sommo gaudio tanto ha bevuto disquisisce amabilmente se sono meglio i Black Sabbath con Ozzy o Ronnie James Dio e loda con grande orgoglio un album come Tyr. Nei cessi metal ti scambi anche sguardi cortesi e complimenti su chi deve andare prima, conditi da 'cinque', corna tese e 'prego fratello' a profusione.
Succedeva anche questo nei cessi del Palasharp martedì scorso durante il Priest Feast con Testament, Megadeth e Judas Priest appunto. Mentre fuori sul palco, devo ammetterlo francamente, si spaccavano culi. Tre su tre hanno fatto un concerto con i controcazzi. Ristretti nei loro 45 minuti in apertura i Testament, i Megadeth sfruttando l'ora a disposizione per un bel greatest hist, suonando quanto non lo so, forse un'ora e mezza i Priest, altro greatest hits al 90% di gran livello. Va da sè che per la legge inversa del 'primo che suona ha suoni di merda' i Testament avessero un pò tutto impastato ma mi è bastato rivederli sul palco dopo, boh, quindici anni? e ritrovarmeli sempre meravigliosi, spacca culi, gli unici del trio che per attitudine e suoni siano stati un attimo più estremi. Il pubblico gradisce parecchio, il palazzetto è bello stipato sin dall'inizio.
Chuck Billy ruggisce ancora che è un gran piacere e sentire invece la voce nasale e fastidiosa del 'roscio del metal' subito dopo mi ha provocato non poco fastidio e disgusto. I Megadeth si sintonizzano sul mio palato nel giro di un paio di pezzi, basta 'Take no prisoners' e il concerto fila liscio perfetto e intenso il giusto. E siccome i Megadeth non li caco da più di un decennio nei momenti bui mi sollazzo con un fiorentino che si infila nella discussione sui massimi sistemi metal tra me e Corrado e mi rapisce tra Megadeth, calcio, la bastonata che hanno preso domenica scorsa in casa dagli Aquilotti rosanero, e ricordi del Monsters of Rock, i bivacchi nelle stazioni post concerto e altre pacche sulle spalle e litri di birra in corpo.
Si brinda, si brinda allegramente con i bicchieri di plastica pieni di birra, sono a stomaco quasi vuoto e me ne sono vuotate già quattro, ho fumato già mezzo pacchetto di sigarette comprate un'ora prima, a volte barcollo ma non mollo, ne approfitto per pisciare durante i pezzi dei Priest che non conosco e si ritorna circolarmente alla storia dei cessi di cui sopra. Quello dei Priest è il concerto della fratellanza, cantano tutti, si agita il culo con i piedi ben piantati altrimenti chè il baricentro ormai è quasi fuori controllo. Halford ce la fa tranquillamente, sugli screaming li gestisce professionalmente, non esagera per non prendere stecconi, ha una discreta presenza sul palco, sbandiera bandiere rosse (a chi il primato di sbandieratore, Dickinson o lui??) , che sia un gran frocio lo dimentichiamo subito perchè da merdallari che siamo noi ai nonni ci vogliamo ancora bene e perdoniamo tutto.
Scaletta bella, leggo praticamente identica a quella del Gods dell'anno scorso, tanti inni, altrettante corna alzate però una cosa a ripensarci bene mi è mancata..
E scalettazza per futura memoria (mia):
TESTAMENT:
For The Glory Of ...
Over The Wall
New Order
More than meets the eye
The Persecuted Won't Forget
Do not resucitate (DNR)
3 days in darkness
First Strike Deadly
The Formation of damnation
MEGADETH:
Sleepwalker
Take No Prisoners
Wake Up Dead
Skin O' My Teeth
Washington Is Next
In My Darkest Hour
Hangar 18
Tornado of Souls
Symphony of Destruction
Peace Sells
Bis:
Holy Wars
JUDAS PRIEST
* Dawn of Creation (intro)
* Prophecy
* Metal Gods
* Eat Me Alive
* Between the Hammer and the Anvil
* Devil's Child
* Breaking the Law
* Hell Patrol
* Death
* Dissident Aggressor
* Angel
* The Hellion / Electric Eye
* Rock Hard, Ride Free
* Sinner
* Painkiller
Bis:
* Hell Bent for Leather
* The Green Manalishi
* You've Got Another Thing
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