31.5.10

Colin Richardson è un tizio che rilascia pochissime interviste eppure di storie da raccontare ne avrebbe, una mezza vita passata al di qua del vetro di uno studio di registrazione.

Colin ha prodotto, mixato, aggiustato, messo toppe, era il tizio a cui la Earache si rivolgeva per le sue band prima della "Tampa mania", è il tizio che ha costruito il sound di svolta dei Carcass con Heartwork, è il tizio che ha tirato su il muro di Soul of a new machine dei Fear Factory e poi Napalm Death, Bolt Thrower, Machinehead e altra gentaglia cafona.
Qui una breve bio scritta dalla sua ex moglie nonchè manager per venti anni, qui invece una bellissima intervista piena di aneddoti, retroscena e dettagli tecnici sull'arte della registrazione.

Colin mi è ripiombato addosso dopo un mesetto che ho finito di leggere Choosing Death, imprescindibile per conoscere come nasce il death metal, e il grind in misura minore, negli anni '80.
Va da sè che il libro si legge di un fiato, ho trovato molto interessante la storia dei Napalm Death che fa da filo rosso un pò a tutto il libro, gli alti e bassi del death/grind sono accompagnati quasi continuamente dai bassi e alti della band che, ho avuto la conferma, non ha mai raccolto quanto doveva.
Altrettanto interessante è leggere come la Earache riesce a far sfondare alcune sue bands negli Usa essenzialmente con contratti di licenza con le major che prendono sempre più campo quanto più la Earache lo lascia. L'esplosione del death negli Usa è stata deflagrante ma si è sgonfiata nel giro di tre anni, gente che ha fatto il botto e subito dopo si è trovata senza un soldo e senza contratto.
Unica eccezione i Morbid Angel.
Pochissimo lo spazio riservato alla scena svedese e di Goteborg in particolare che mi interessa molto, e Swedish Death Metal già in canna dovrebbe soddisfarmi.

Parlando di gente dalla vita psicolabile, Con me all'inferno - la vita di Jerry Lee Lewis è un libro perfetto. Mostro sacro del rock'n'roll in salsa boogie, alcolista, invasato religioso, incarnazione di Satana in persona, puttaniere e soprattutto autentico sbeffeggiatore del suo pubblico capace di mandarlo affanculo da sopra il palco prima ancora di iniziare un concerto. The Killer è stato un grandissimo.
Che Satana l'abbia in gloria finchè è ancora in vita.

1 commento:

Head ha detto...

Choosing Death lo voglio leggere anch'io!