20.6.10

Chemical Brothers

E' risaputo che io di elettronica ne capisca una mazza, i ricordi che ho dei Chemical Brothers sono legati alla adolescenza dei primi anni Novanta in cui esploravo altri territori musicali diversi dal solito, mi è rimasto solo una bella esperienza "sociale" con altra gente più o meno sulla stessa mia lunghezza d'onda ma niente da approfondire davvero, suoni che sul momento mi intrigavano ma andando ad approfondire non mi portavano molto lontano.
"Exit Planet Dust" era un disco figo che di tanto in tanto ascolto con disimpegno e con i CB mi sono fermato là.
C'è in streaming il nuovo "Further" qui e l'ascolto non è ancora finito ma cazzo santo lo trovo un botto rock (oltre che electro) e psichedelico. Se invece è un disco che fa cagare ditelo pure così ogni tanto imparo qualcosa.

Beccatevi "Escape Velocity", la cuginetta in acido di "Baba O' Riley", mi ha fatto scapocciare per 7 minuti buoni con lo sguardo quasi sempre fisso sull'immagine, in attesa dei ritorni della cassa in quattro.


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