17.6.10

Tre post in diciotto giorni, una miseria, sono stato un pò incasinato e preso da una grossa dose di abbuttamento.
Quasi una settimana se n'è andata per decidere dove andarsene in vacanza, ricerche frenetiche sul web, mille ripensamenti, far quadrare i conti manco ci dovessimo presentare all'assemblea degli azionisti, alla fine tra un paio di mesi si fa rotta su Dubrovnik, Croazia, con le palle a mollo per una settimana.
Se oggi comprare due biglietti aerei per Palermo ad agosto mi costa non meno di seicento euro, e con la metà vado in Croazia non ci ho pensato due volte a mandare affanculo baracca& burattini.
E quanto sia bello vedersi una partita a sera non lo ricordavo da almeno quattro anni, palle sul divano in questo caso, rigorosamente in mutande e il freschetto serale di questi giorni a scompigliarmi i peli del petto.

Le orecchie invece hanno preso il vizietto dei Dead Weather di Jack White & co. Sea of cowards è molto più a fuoco del primo, una bella mistura di blues e rock, a volte primitivo altre elegante, una spruzzata di Settanta, qualche inserto di hammond, synth usati con intelligenza. E pensare che oggi Jon Spencer non se lo ricorda più nessuno. Una bella sorpresa davvero.
Meno convincente è l'ultimo Black Keys "Brothers", per carità ben suonato, bello farcito di blues ma mi è sembrato un pò leccato e facilone, sembra che i due si siano allontanati sempre di più dal bluesaccio in your face dei primi tempi, Attack & Release già aveva dei segnali ma rimane un gran bel disco, almeno la metà della tracklist rimaneva in rotta, Brothers sembra invece svuotato di vera ciccia.

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