13.7.10

I padrini

Non è che esagero sempre io ma ieri è stato un P***o Dio di concerto dei Baroness e dubito che troverete pareri diversi in Rete.
Non è mancato niente, un set brillante con parecchia roba del Blue Album, qualcosa del Red e un pezzo del primo ep; una band affiatatissima con un tiro micidiale persino nelle parti più complesse, mai una sbavatura, un'occhiata a vuoto, una stecca delle voci, un tentennamento del batterista; l'idea di vederli suonare sul palco minore mi aveva fatto storcere il naso, situazione un pò sacrificata, ho pensato, e con suoni non adeguati, e invece è stata la scelta migliore, contatto con la band assoluto, suoni buoni (almeno per me che ero sotto, chi è stato un pò più indietro mi ha detto che erano molto peggio) ma il mio applauso scrosciante va a noi che eravamo lì, una volta tanto mi applaudo da solo, pogo, applausi, corna e tante teste che scapocciavano
senza che mai la band avesse fatto cenno.

Tanta gente presente, tanta rispetto alle mie aspettative, ci saranno state un 300 persone, e chi le ha mai viste tutte ste persone ai concerti invernali?!? la saggezza partenopea di Wolf ha suggerito l'immagine dei sorci che col caldo vengono fuori, assolutamente d'accordo.

Scatta un pogo spontaneo ma feroce già boh al terzo pezzo, l'avevo detto a Wolf "il primo pezzo del Red Album che fanno mi trasformo in bomba umana" e così fu, su Isak John Baizley apre le valvole delle corde vocali al massimo, io apro le mie ma la sfida è impari, ero carico a molla e mi scaravento sui quattro malcapitati che tenevano le posizioni per farsi le seghe davanti alle spie.
L'orgoglio di tenere botta innesca amichevoli tafferugli e metti anche il caldo porco e il sudore abbondante stando fermi era tutto un lisciare corpi bagnati. Uno schifo, c'era un odore costante di sudore misto a merda che veniva su dalle fogne che con il caldo sai come ribollivano... ma qui si fa il concerto dei Baroness o si muore.

Mi concedo i miei quattro minuti di pit selvaggio, riemergo boccheggiando/bestemmiando le sigarette che ho in corpo.
Mi scambio gli umori con un tizio in canottiera e copricapo da aviatore (!!) che mi fa " sono contento di vedere che ai concerti c'è ancora gente seria che poga", che complimentone ragazzi, mi sono davvero commosso.

Il set fila via liscio e sudatissimo sopra e sotto il palco, John accenna un crowd surfing che non lo porta lontanissimo ma è il suo modo informale per rendere grazie all'audience caldissima, dopo apre il suo cuore, l'ho visto sincero quando ha ringraziato tutti più e più volte, alcuni trotterellini europei mi hanno raccontato che a Londra e Innsbruck un set di un'ora precisa e fuori dai coglioni senza ai nè bai.

Serata top, ci sta pure la "gentile richiesta" di Dyers Eve sparata dalle panze alcoliche di Macello Magnolia per la mia immensa felicità, torno a casa a pezzi canticchiando Isak.

3 commenti:

Antonio Garosi ha detto...

Eh già, bella romba tutta la sera. L'ho visto anche io il tipo conil cappello dal aviatore. Era più inquietante di IT.

Dave Ratinho ha detto...

Verissimo Ciccio, gran serata!
Mi aspettavo un buon concerto, ma questa volta tutto è stato oltre le aspettative!

helsabot ha detto...

ti invidio per il concerto...i baroness li ho scoperti da poco (anche perchè mi sto avvicinando ora al metal) ma sono grandissimi!