21.4.11

Coccole e mazzate al Roadburn 2011

E ancora grazie
al Roadburn che mi ha messo Quest for fire e Naam nella Bat Cave mentre gli Alcest erano sul main stage. Che mazzette che saran volate!

 
grazie a chi ha affollato il Midi per i Ghost, mezzo minuto, il tempo di sentire l'ennesimo ritornello gay e sono scappato, giusto in tempo per il sotto palco dei Naam;

 
ai Pentagram, alla salma Liebling e al cannone Griffin, musicalmente ancora in bolla ma Liebling non si può guardare, è imbarazzante. Venti minuti mi sono bastati;

 
ai Today is the day, uno dei più grossi e positivi punti interrogativi di questo mio Roadburn, li ho sempre cagati di striscio senza approfondire realmente. Ora  è il momento, venti minuti non mi sono bastati;

 
ai The Atomic Bitchwax, una sarabanda rock esplosiva e contagiosa, grandissimo show, grandissima band, nonostante la mia emicrania cavalcante;

 
all'emicrania di cui sopra per avermi fatto perdere Soilent Green o Carlton Melton;


Ai Year of no light che mi hanno tolto le castagne dal fuoco di un inizio venerdì troppo sotto tono;

alla Black Widow per avermi fatto prendere una decisione fondamentale "cazzo stai al Midi buttato qui ad aspettare che inizino i Place of Skulls, vai sul Main che ci sono gli Earth! Vai che è la volta buona.." salvo poi accorgersi che hanno cambiato il programma al volo e mi è preso d'un male...;

ai Place of Skulls per avermi messo a mio agio, una mezz'oretta scarsa ma bastevole per confermarmi ancora una volta che Griffin merita grandissimo rispetto;


ai Trap Them per avermi finalmente dato una dimostrazione di credibilità, la aspettavo; il cantante ha una fissa per il "back", continuava a puntarsi il dito sul culo, e più puntava e più si incarogniva, e più si incarogniva più gridava Shit al pubblico montando sulla spia. Devo leggerli meglio i testi dei Trap Them, sai mai che le merde eravamo noi.. una macchina meravigliosa che nelle parti più lente abbracciava completamente lo sludge, grandissima prestazione;

ai Beaver per non avermi tenuto più di un quarto d'ora tanto hanno fatto schifo. Peccato, il sound di Eva Nahon alla batteria mi aveva galvanizzato, la signora ha ancora una grandissima pacca;

agli Earth per avermi coccolato per un'ora, era quello che volevo, era quello che mi serviva, una coccola mentale e ketaminica che mi ha fatto prendere una decisione quasi definitiva;

ai SunnO))) per avermi dato l'altro che mi serviva, una bella shakerata di un'ora, un assalto corporale, fisico, una terapia di suono violenta che ti entra nelle ossa  e non sai più da dove viene, tanto lo spettro delle frequenze è ampio. 
I primi cinque minuti sono stati un assalto frontale, facciale, roba che il suono mi premeva sul mento e sugli zigomi, mi ricacciava dentro il naso l'aria che respiravo, roba che anche i tappi si rifiutavano di stare al loro posto.  Occhi chiusi e pedalare, il muro sonoro era lo stesso dei Neurosis del 2009 e io ero più o meno nello stesso posto del pit.
Viaggio completamente diverso però, pure l'osso sacro mi hanno scardinato. Un'esperienza unica anche la seconda volta che non vedo l'ora di ripetere;

ai Voivod che mi hanno regalato un piccolo sogno sin da quando ero adolescente. Primo dei  due show previsti, hanno messo su uno show di metallo "all'antica'' pescando parecchio anche dai primi 4 dischi. Questi qui danno ancora lezione a moltissimi, Away è in forma strepitosa, Blacky sembra uscito da Cocoon, Snake è il solito cazzone sul palco e il nuovo chitarrista fa rimpiangere Piggy meno del previsto. Show spacca-ossa a pari merito con i Weedeater.
Dopo i Voivod sono rinato, l'una e mezza e  ne volevo ancora, buttato sui gradini del Main stage a sorseggiare una birra, cazzeggiare con l'iphone, tentare di pubblicare foto su facebook del set di Scorn;


ai Black Math Horsemen, così il venerdì è iniziato a cazzo di cane;

ai Rwake, per avermi convinto a tornare allo 013, non ero nel mood giusto;

ai Weedeater che mi ha regalato del serio headbanging, un pò di cazzonaggine e allegria e mi hanno sfondato un timpano con il crash del batterista sparato a volumi enormi. Ho scoperto di conoscere più pezzi di quanto ricordavo. Concerto goduto al 100%;

Ai Voivod, con un secondo set per me migliore del primo, sostanzialmente uguale a quello della sera prima ma con un paio di pezzi in più da Nothingface e Angel Rat ( se non sbaglio). Applicato un 'transennator 2.0', ero lì sotto e non ci potevo credere. Amici dell'adolescenza, sappiate che vi ho pensato tanto;


a me stesso per essere stato in grado di affrontare e sbrogliare una faccenda che qualche ora prima mi ha preso malissimo e che invece al momento opportuno è stata affrontata con la giusta calma e razionalità. Certo, c'è da dire anche che ero lucido al 100%. 
Dopo il 'fatto' sono sempre più convinto che la decisione presa durante gli Earth sia la più giusta;

di nuovo alla Black Widow per avermi aiutato a reggere una mezz'ora degli Yakuza, nè loro nè io sapevamo che pesci prendere gli uni degli altri. No, la Black Widow non è decisamente giusta durante un set degli Yakuza molto interrogativo;

 e infine un grazie enorme agli Swans, in tre minuti mi ha fatto decidere di andare a mangiare una volta e per tutte, all'alba della mezzanotte dal kebabbaro di cui alla puntata precedente;


agli Ufomammut, che hanno tirato giù il Midi theatre letteralmente, suoni eccellenti, una potenza di fuoco impressionante, si chiamano Ufomammut non a caso e ci stanno tutti, complimentonissimi vivissimi.



A distanza di 4 giorni compiuti sono ancora con la testa là, la zona del centro la conosco ormai abbastanza bene, ho ancora in testa le tante sculture in bronzo sparse per il centro, le panchine  ricoperte a mosaico, le belle chiese gotiche di mattoni rosse e guglie appuntite, i tanti parchetti che ti appaiono girato l'angolo e tac c'è sempre un sole caldo da godere, le decine di parcheggi per bici sia per strada sia sottoterra, le decine di locali, pub, ristoranti e luoghi di cazzeggio di cui Tilburg è piena ( e non a caso è una cittadina universitaria), la tranquillità che c'è per strada di giovedì e venerdì che sembra sempre che sia domenica mattina. Ogni anno ci sto lasciando un pezzo di cuore.




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