13.9.12

Grosso guaio a Sarezzano

Non avere un cazzo da fare la sera è passare una buona ora a cercare notizie e foto sulla SOMS "Il Progresso" di  Sarezzano, provincia di Alessandria, e non trovarne.
SOMS sta per Società di Mutuo Soccorso, Sarezzano è un paese in provincia di Alessandria.
Sì, una valanga di sticazzi, questo è scontato ma è dove gli Ufomammut hanno registrato 'Oro'.
Non ho trovato una minchia a parte che la SOMS ha un teatrino per le feste, e sarà lì che avranno registrato il disco, nell'agosto 2011.
Fuori il deserto, un porco dio di caldo e dentro l'inferno. Cristo santo.
Loro non lo ammetteranno mai ma il custode è finito a rullargli le canne sul palco e la sciura Maria gli preparava la torta Giamaica per merenda, giusto tra un riff e l'altro.

Che poi li vedi ogni tanto in giro, ci scambi due chiacchiere in assoluta tranquillità, sorrisoni e qualche goccia di timidezza mista a imbarazzo - il fanboy che è in me raggiunge livelli di nerdness imbarazzanti - e poi, come sempre da che esistono, indossi le cuffie e ti succhiano dentro il loro maelstrom. E fanno male. Con Oro stessa storia, anzi peggio/meglio.
Diviso in due dischi usciti a qualche mese di distanza, in realtà fanno parte di una opera unica e come tale va ascoltata per intero.

Opus Primum è il loro disco doom per eccellenza. Psichedelico ok tutto quello che si vuole ma è il disco più pesante che abbiano mai fatto in termini di songwriting. Ti azzanna alla gola e non ti molla un attimo, da 'Aureum' a 'Magickon', mezz'ora di buio per gli occhi e di luce per la mente, meglio se adeguatamente annebbiata. Buio cosmico, i synth come paracadute e il nulla esistenziale ti prendono a braccetto portandoti a fare un giretto nella merda più profonda che si annida dentro di te.
Meglio non si può avere, c'è gente che si rivolge a un prete e poi se lo trova nel culo. A questi prezzi..

Opus Alter che neanche scherza quanto a legnate è un tantinello più vario.
Superato ormai agevolmente la muraglia di 'Oroborus' e 'Luxon' c'è 'Sulphurdew' impostata su un tempo incalzante per una buona metà.  'Sulphurdew' è la traccia-labirinto: i Mammut ti attirano dentro,  ti ammaliano con il tema accennato su Oroborus, ti danno la sensazione di avere finalmente a che fare con qualcosa di familiare, di rassicurante; fanno qualcosa di simile con 'Aureum'-'Magickon' su Primum.
I primi tre minuti di 'Sublime', ti fanno sentire protetto dentro un cuscio siderale, al sicuro, poi parte la danza delle scimmie 'from the outer space'.
E mi torna sempre, ossessivamente, alla mente l'immagine di centinaia di scimpanzè in tuta spaziale che scapocciano all'unisono.
Come sempre, Ufomammut è omen nomen.

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