29.6.14

Io ho ingollato il Liquido di Morte

Dunque, questo è il post numero 1000, che di per sè è un bel risultato solo solo per il fatto che Google non mi abbia cancellato il blog per scarsissima attività.
Ora, che sia il post numero mille me ne sono accorto solo dopo aver schiacciato il tasto Pubblica, poi sono tornato indietro e ho aggiunto queste quattro righe.
Pensandoci non poteva esserci compleanno migliore.
Il tutto iniziava più o meno così:
In una domenica piovosa e grigia come questa - fuori però non ci sono i miei amati 8-10 gradi ma 20 comunque quindi caldo umido abbestia - surfo sulle mie ultime aggiunte alle novità da ascoltare su Spotify. Per cazzi e mazzi personali ho ascoltato poca roba in queste due/tre settimane, poco tempo la sera e non per colpa del Mondiale che sto seguendo molto meno che le passate edizioni.
Semplicemente c'ho altri cazzi per la testa, quindi oggi pomeriggio ho ringraziato il brutto tempo che mi fa stare a casa bello contento a farmi due/tre chili di cazzi miei e ho sfoltito un pò la lista delle cose nuove da ascoltare.

Un ascolto distratto a We got this dei The New Christs, giusto per farmi un'idea vera di che parti bazzicano questi veterani dell'Aussie rock. Disco carino ma a metà li ho mollati, me li aspettavo più grezzi e cafoni.. Ancora un salto su Get Back dei Pink Mountaintops per farmi un'idea definitiva, ascoltarlo bene in cuffia e decidere che, no non è il disco giusto per adesso e non è neanche un disco granchè interessante, Outside love del 2009 era davvero su un altro pianeta.
Quindi mi butto su Blissfucker dei Trap Them, band che adoro. Passa un minuto e mezzo e mi faccio la domanda più normale di questo mondo: ma io che cazzo voglio ascoltare davvero?

Il pensiero va subito ai Liquido di Morte. Il disco omonimo è fresco di stampa solo in vinile quindi off per me ma c'è un bel name your price su Bandcamp e allora 3 pezzi=3 euro e sono un campeggiatore felice. Sti tre pezzi sono una malattia, è la cosa che sto ascoltando di più in questi tre giorni, tre pezzi dal minutaggio lungo, 8 10 e 18 minuti abbondanti ma diocane quanto scivolano, roba da mettere in play un paio di volte a sera altrimenti non sono sereno.

Dunque i LDM sono per metà il duo di SoloMacello e per l'altra metà due altri amici. Uguale, gente che vedo ai concerti almeno almeno una volta al mese.
E' banale dire che sti tre pezzi sono quello che i ragazzi vorrebbero sentire in un certo tipo di band e conoscendo abbastanza i loro gusti e trovandoci regolarmente a vedere le stesse band al Roadburn direi che l'affinità sulla carta era già alta. Però ecco, l'assioma vuole che chi sia bravo a scrivere di musica, a fare un lavoro di marketing eccellente con la musica, insomma a costruirsi un'immagine e venderla alla grande pure ai pinguini metallari del polo sud, non lo sia altrettanto quando passa dall'altra parte della barricata, quando la musica bisogna suonarla, bisogna buttare giù idee, metterle insieme e non ci sono altri discorsi in mezzo.
Per quel che si sente in questi tre pezzi il risultato è al di sopra delle mie aspettative ed è contagioso, sti pezzi mi si infilano in testa e mi vien voglia di ascoltarli spesso.

I LDM viaggiano sulle onde della psichedelìa nera, del doom post-mischione moderno con qualche spruzzo di black metal all'inizio di In Death of Space,  li suonano strumentali, hanno un bel groove, hanno buone idee su come mettere insieme le stesse idee, hanno, loro o chi per loro, messo dentro qualche chicca 'compositiva'- ascoltate come entra la chitarra al 2'18" di Ozric Pentacles, come un suono radio di disturbo, si infila sgraziatissimo sul canale destro e si propaga. Abituato a sentire la botta di muro sonoro diretto quando entrano le chitarre in crescendo, un classico del postcore, le prime due volte che l'ho sentita ho pensato che fosse una cagata, una cosa uscita fuori male e magari lo è, una cosa  uscita fuori alla cazzo di cane ma di sicuro ha un senso estetico.
Con tutti gli agganci che hanno potrebbero già mettere in piedi un festival itinerante per l'Italia e suonare da headliner. Io li voglio vedere suonare in una saletta piccola, caldissima, e con poca gente, piazzarmi là davanti e godermeli. Chiedo poco no?




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