6.1.06

Elliott Smith sulla scopa

Si torna pian piano alla normalità che spero diventi il più tardi possibile routine, perchè la routine mi ammazza. Ieri ho anticipato il mio ritorno al lavoro per fare un'entrata più soft e per disinnescare al meglio un razzo cruise puntato dritto sul mio culo.
Il ritorno a casa mi ha intristito per un paio di cose che mi risparmio di ricordare..( non è vero, sono sotto i miei occhi nell'altra stanza..) una cena frugale (porco zio, al solito mi manca il pane, crist!), il riavvicinamento con "Babbobastardo" "ehi, hello, is there anybody out there..", una scorsa veloce alla posta elettronica e la drammatica (perchè dopo una settimana di lontananza è drammatica) scelta di che musica mettere su per rendere il ritorno più piacevole possibile.
Gli occhi mi cadono su "Through Silver in Blood" dei Neurosis che avevo ascoltato diverse volte prima di partire, mi aveva lasciato un bel ricordo perchè la notte, si sa, è anche dei Neurosis. Stavolta ho faticato un pò a finirlo e allora decido di cambiare registro.

Anche stavolta ho salito una ventina di dischi che nessuno sa dove e come sistemerò ma nessuno è quello giusto, allora decido di aprire finalmente, dopo due mesi, la borsa che avevo riempito a fine novembre con una altra ventina di dischi. Becco "Roman Candle" di Elliott Smith. Ottimi ricordi di piacevoli ninne-nanne acustiche, solo lui voce e chitarra con rare e delicate sovraincisioni di chitarra elettrica e dobro-guitar. Buonanima Elliott.
Il mondo lo ricorderà per aver firmato le colonne sonore di "Will Hunting-Genio Ribelle" per la cui colonna sonora prese l'Oscar e "American Beauty".

"Roman Candle" è il primo disco del 1998. Una manciata di canzoni scritte su un quattro tracce nel suo garage. La meraviglia dell' "hic et nunc". Me lo sarò ripassato tre volte di seguito. Più vicino a Nick Drake che ai Beatles come invece avverrà nei seguenti e più noti dischi come "Figure 8" e "Either/Or".
La rete attraverso il sito Trashtreasury mantiene viva la memoria di questo cantautore americano con un buon numero di pezzi dal vivo, cover (ascoltate quelle dei Beatles), video, interviste.

1 commento:

Matta ha detto...

mi stupisco sempre della tua immensa cultura musicale...è stata una bella riflessione quella della musica del rientro! Io ancora quattro arancine me le sparerò prima di partire...per poter riassaporare a Roma! Fucking' routine! Matta