Mi serve perchè mi devo fare due conti e buttare giù la mappa dei concerti da oggi ai prossimi tre-quattro mesi. Mi serve perchè amo fare il conto alla rovescia prima di un grande evento. Manca pochissimo al primo, Cathedral+Grand Magus+Electric Wizard, concerto della sfiga perchè rimandato l'anno scorso e spostato, nella data milanese, a Bassano del Grappa dove tra parentesi non ci saranno nè Grand Magus nè Electric Wizard. Con un gruppetto di amici si è deciso di andare alla tappa di Sesto Fiorentino il 18 febbraio. Ho grosse aspettative soprattutto per i Cathedral e gli EW.

L'11 marzo al Rainbow ci sono i Dark Funeral, a uno sputo da casa mia e, anche in questa occasione, ci si va se si è in buona compagnia. Poi i Fear Factory il 19 Marzo al Rolling Stone, i Motorpsycho il 5 Maggio sempre al Rolling Stone, i Soulfly il 13 Marzo, e me ne dimentico molti, fino a scivolare verso giugno quando al Gods Of Metal ci saranno gli Opeth e i Testament (tutte le info necessarie sul sito della Live) .

Ma cazzo, chi vorrei vedere veramente di nuovo sul palco non si fa vivo. Clutch.
Visti per la prima volta di supporto agli Spiritual Beggars al Bloom qualche anno fa, allora neanche sapevo chi fossero e mi impressionarono, anzi oggettivamente oscurarono i SB che erano la band principale.
Feeling godereccio e groove contagioso al servizio di un hard rock autentico ma non revivalista. Mi innamorai del modo di cantare e fare brusco di Fellon, fui rapito dal modo morbido ma allo stesso tempo tremendamente incisivo del batterista, più di cento chili di cristiano che si muoveva a suo agio su una batteria scarna e di pochi pezzi ma con una cassa enorme, forse una Ludwig. Ogni colpo era un colpo dolcissimo allo stomaco e la mia risposta era un contraccolpo al basso ventre. Quasi un rapporto sessuale a base di base frequenze e si sa quelle parti là ragionano per i fatti loro. Mai vista una band finire in anticipo un concerto perchè il batterista, quel gigante, aveva spaccato il pedale della cassa. E sti cazzi, ammollava certi colpi.
L'amore era scoccato, comprai al banchetto "Jam Room" e poco dopo scaricai l'ultimo loro disco di allora "Blast Tyrant". Fulminato al primo ascolto. Per me uno dei dischi più belli del 2004, in assoluto.
"Blast Tyrant" fa parte di quella cerchia ristretta di dischi a cui mi abbandono completamente quando voglio essere rivoltato come un guanto ed uscirne con un sorriso a trentadue denti manco avessi pippato insieme a Lapo. "Blast Tyrant" ha SEMPRE un effetto meraviglioso su di me.
Finalmente qualche mese fa ho preso il cd originale e la prima cosa che ho fatto dopo averlo scartato e ascoltato tutto d'un fiato è una sega con sborro copioso. Glielo dovevo, dovevo ripagarlo di tutto il bene che mi ha fatto. Il digipack aspettava aperto nell'interezza delle sue tre parti e si è subito richiuso custodendo gelosamente il suo regalo.
Da quella prima volta li aspetto con un desiderio osceno. Li ho mancati per pochissimo domenica 29 gennaio a Londra, loro erano con i Corrosion Of Conformity e gli Stinking Lizaveta all'Astoria e io ero a cristonare a Heathrow perchè mi continuavano a spostare l'aereo del ritorno.
Intanto mi accontento raccattando per la rete loro video dal vivo, gli ultimi dei quali li ho trovati qua e in ottima forma. Anche il loro sito offre una sezione sostanziosa di multimedia.
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