30.12.07

Amy la mummia

Ogni tanto mi capita di tuffarmi in territori che mi sono totalmente estranei. Si parla sempre di musica, signori, sveglia!
E siccome sono totalmente allergico a chi si guadagna le copertine dei settimanali patinati inglesi, per non parlare di quelli italiani che sono una brutta copia di quelli angofoni, le astute campagne di comunicazione fanno un lento lavoro per acchiappare anche l'attenzione di snob come il sottoscritto. E lo fanno con sapienza e pazienza, gettando sassolini in ordine temporale sparso, senza una apparente logica.
E io mi faccio catturare, consapevole di abbassare le difese ma anche la sicurezza che non si inventa niente di nuovo, sia musicalmente che su temi per così dire di costume.
Amy Winehouse appunto. Un singolo come Rehab che ci ha sfrantecato i coglioni per tutta l'estate - e particolarmente a me, dato che in macchina con gli amici in vacanza st'estate avevano solo due cd mandati in rotazione pesantissima con tutti i singoli più caldi - una storia di sesso, droga e rock'n'roll, cocainomane all'ultimo stadio - e i più distratti a scoprire che no, i drogati non sono solo i capelloni rocker ma anche chi bazzica jazz e soul (Aretha Franklin e Louis Armstrong vi dicono qualcosa?) - violenta, ubriacona, star senza avere ancora i numeri, cesso da morire, il tam tam della stampa estera e dei blog che raccontano gli ultimi gossip e l'hype monta da morire.

La musica però c'è e Back To Black è un buon disco. Ok, reazionario al 100%, jazz, soul, musica vecchia e imbalsamata che fa tanto "locale fumoso New York anni Cinquanta", però i pezzi sono buoni, gli arrangiamenti con fiati poderosi e archi in secondo piano colpiscono il segno. Lei ha una bella voce, innegabile, da nera e potente pur essendo bianca e inglese, però anche niente di nuovo. Voi volete i nomi, io non ve li faccio, a me non sembra niente di nuovo.
Se odio Rehab, amo invece pezzi come Back To Black e You Know I'm No Good, per rimanere agli altri due singoli usciti. Me li sono sparati volentieri in macchina in questi giorni in cui in compagnia di cognatame li ho dispensati dagli Electric Wizard. E poichè ho macinato parecchi km l'ascolto è stato piacevole.

Qualche tempo fa girovagavo freneticamente sui miei otto canali tv a disposizione e mi sono fermato sul suo concerto all'Alcatraz dello scorso Ottobre. Show formalmente impeccabile, la cornice di musicisti negroni fa sempre il suo effetto (e quanto godo a vedere i bassisti negroni lo so solo io) ma lei è una mummia sul palco. L'Alcatraz sembrava bello pieno ma trenta neuri non li avrei mai sborsati per una che sembra gli abbiamo messo una bella X sotto i piedi e minacciato di non muoversi, per una che ogni tanto esce, i maligni hanno scritto per spararsi un paio di piste, e poi riapparire inserendosi a pezzo a metà cantato ottimamente da uno dei due back vocals, per una che salta tre quarti di presentazione della band salvo poi riapparire e presentare svogliata i due negroni che gli hanno salvato il culo al microfono.
Ah biedda, e se ti rico ca un sì nuddu, u capisci?
Insomma, almeno a scaricare il disco ci sono cascato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ci sono cascato anch'io! :p
e per colpa del tuo post... porc! :D