12.3.08

Quel sound

Cercavo il nuovo Ufomammut, ho trovato il nuovo Portishead su un blog di blogger.com.
Azz sono saltato dalla sedia, non sapevo fossero in dirittura di arrivo. Adoro Dummy e il dvd del live lo cerco sempre tra i dvd nella speranza di trovarlo in offerta. Quindi i Portishead sono nella mia wishlist. Che sarà ingrassata da questo Third. Bel disco, a tratti bellissimo.
In due parole.
Avevo letto che avrebbero introdotto dei cambiamenti e un pò raggelavo, oddio, come possono suonare i Portishead a undici anni di distanza dall'ultimo album?
Non vi spaventate, si sente lontano mille mila miglia che sono i Portishead.
Stesse atmosfere notturne, a volte soffuse, a volte anche lugubri, dinamiche ritmiche più varie,molto più che su Dummy per esempio. Poi i suoni sono QUELLI. Voglio dire, la batteria e i suoi path sono QUELLI, la voce di Beth Gibbons è LEI, i samples sono riconoscibilissimi. Però non ci sono scratch, per dire. Quindi del trip-hop forse l'"hip hop" manca ma non se ne sente la mancanza.
In più c'è un pezzo alt-country in letargo.. Certo, manca il fascino di puro velluto di Dummy, manca una Mysterons o una Glory Box, manca un pezzo che possa far sciogliere anche un metallaro come fece Dummy a suo tempo. Però sti cazzi è un signor disco, assolutamente.
E quasi quasi rosico all'idea del sold-out della data di Milano.
Aspetterò qualche mese che anche questo sia tra le offerte.
Insomma, esce ad aprile ma me lo sono bevuto ormai tante volte e ho goduto.

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