16.8.08

Let there be sludge

Nelle ultime 48 ore si è aperta una voragine sludge in cui sono caduto e sguazzo volentieri. La definizione di Wikipedia è abbastanza soddisfacente. Ovvio che sia la malsana combinazione di ritmi sovente in mid-tempo, voce urlata fino alla scarificazione e suoni di chitarra sì distorti ma asciutti e privati del classico grasso tipicamente metal a risultare interessante alle mie orecchie.
Poi c'è gente che personalizza la ricetta come può. I Weedeater della North Carolina ad esempio inseriscono qua e là dei pezzi strumentali di voce e chitarra e a volte piano totalmente blues e notturni.
Sono i tre album finadesso pubblicati da ste bestie che ascolto a rota per adesso, l'ultimo nel 2007 per Southern Lord mentre i primi due nel 2001 e 2003 per Game Two e Crucial Blast.
God Luck and Good Speed segna un salto di qualità nella produzione evidente, suoni sempre dirompenti ma più tondi e potenti (produzione di Steve Albini, mi dicono dalla regia) mentre il songwriting rimane fedele agli insegnamenti di Burning Witch e Eyehategod. Forse per queste differenze consiglierei di ascoltare i dischi in stretto ordine cronologico, oltre che avere un'idea dell'evoluzione del suono della band si possono apprezzare i suoni dell'ultimo solo alla luce del sound di partenza che rimane assolutamente inarrivabile. Un pezzo come Bull è un manifesto.



Anche a casa nostra lo sludge si difende bene con gli ottimi GUM!. Toscani e alla ricerca di un'etichetta su MySpace ci sono diverse tracce del promo Vol. II che sto ascoltando a rotazione con grande sollazzo.

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