Non avrei mai immaginato un tale affiatamento, una tale compattezza, una tale capacità di riprodurre dal vivo l'epos nero impresso sul nero dei loro dischi. E non è la prima volta che me li trovavo davanti ma mai così ipnotici, così perfetti.
E che pezzi abbiano fatto conta pochissimo - ho riconosciuto dei pezzi da un pò tutti gli album ma ricordarsi i titoli è follia - perchè tutto era un flusso di violenza emotiva talmente forte che li avresti seguiti anche per un unico lungo pezzo di boh, un'ora, un'ora e mezza.
Aiutati di sicuro da un suono equilibrato che è riuscito a mettere tutto al loro posto, compresa la voce che già su disco è un sibilo ghiacciato, e da un paio di spot blu puntati verso il fondo del palco, i Lupi sono riusciti a portarti in mezzo a quelle foreste di Olympia, Washington, su cui, che sia vero o meno, hanno costruito gran parte del loro appeal extra-musicale.
E a lasciarti lì in mezzo da solo con la loro colonna sonora.
Serissimamente candidato per il concerto dell'anno, quando chiudi gli occhi e i brividi si espandono pure dentro il naso e dentro le orecchie davanti a te sta succedendo qualcosa di unico.
4 commenti:
Ma quando è stato? Dei concerti al leoncavallo non so mai nulla, cazzo!
Venerdì scorso
Vacca troia! Gran concerto allora? Io non sono mai riuscito ad inquadrarli questi WITTR
Un disco loro da consigliare?
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