24.4.12

La testa dentro al woofer


Si mette il naso fuori, spero davanti al palco, dopo il Roadburn e lo si fa con il botto. Domani giornata lavorativa regolare e poi dritti a Mezzago in solitaria, tanto qualcuno lo becco di sicuro.
Ho sensazioni contrastanti sull'ultimo disco, ascoltato ieri per l'ennesima volta e nel frattempo buttato giù due stronzate dal tono complessivamente negativo ma arrivato alla fine, gli ho fatto fare un altro giro e le idee stavano cambiando.
Che sia un bel mattone è pacifico, che l'idea di rock opera si porta dietro una marea di pezzi filler pure e a pensarci è la cosa che non sopporto. Potevano fare un disco di cinque pezzi sulla scia di 'Little lucid moments' e sarebbe stato un capolavoro. Certo, gli arrangiamenti di orchestra - il top di questo disco - non avrebbero avuto lo stesso respiro e maestosità.
Quindi, disco gradevole che tornerò ad ascoltare per l'attacco di basso di 'Through the veil' che ogni volta mi ridisegna la cassa toracica, per 'Lethe', per l'imponente 'The hollow lands'  e per la coppia 'Mutiny! - Into the mystic' che sono tra i pezzi più belli mai scritti dai Motorpsycho. Insomma lo tornerò ad ascoltare per i pezzi veri.
Quindi sono super curioso di capire la resa del nuovo disco dal vivo, sicuro che domani dentro il Bloom sembrerà di stare dentro un sub woofer gigante.

Nessun commento: