28.4.12

Motorpsycho - 25-04-2012 - Bloom - Mezzago (IT)



A grande richiesta scrivo quattro stronzate sui MP al Bloom.
Situazione ideale per tanti versi.
Innanzitutto il posto, mai sentito un concerto di merda al Bloom, val sempre la pena lavorare il 25 aprile e fiondarsi nel cuore della Brianza Alcolica sbagliando sempre e comunque strada come al solito.
Il Bloom è un gioiello, il 25 aprile festeggiava 25 anni di attività e quale migliore occasione di avere i Motorpsycho che lì hanno sempre suonato ogni anno dal '93 al '99, e porco dio che setlists!!

Poi, un concerto in solitaria. Per cazzi e mazzi i compagni di merende non ce l'hanno fatta a prendere il biglietto in tempo e amen, ma la più grossa mancanza è stata di 'tu sai bene chi sei' e come al solito la sfiga ci vede lungo.
Quindi un concerto in solitaria per i Motorpsycho non è per niente una brutta cosa, zero distrazioni, tabagismo cavalcante e reni deboli gestiti alla perfezione, piazzato di fronte al palco in uhm quarta fila proprio di fronte a Snah ho pagato un'attesa di 45 minuti immobile come il Colosso di Rodi.
Le notizie dalle altre date davano per scontato tutto TDDU più qualche encore classicone. Il tutto per un minimo di un paio d'ore il massimo di due ore e mezza.
Sciccheria delle grandi occasioni, all'entrata davano un libretto di cartoncino a tre facciate, 'The Death Defying Unicorn - a synopsis', come a teatro, memorabilia da tenere stretttissima.
Perchè è vero che i classiconi ci piacciono sempre di più ma a giro li fanno sempre mentre TDDU difficilmente lo rifaranno per intero quindi l'occasione è ancora più unica.


Salgono sul palco alle 22:15 sulle note dell'intro di 'Out of Woods' vestiti come già visto nelle foto, Ståle Storløkken con mantello e cappa alla Rick Wakeman, Bent con una casacca larga che lasciava intravedere una sorta di membrana di tessuto tipo pipistrello sotto le ascelle, Snah con una casacca scura alla Sgt.Pepper e Kenneth il più 'minchia di fuori' di tutti chè cristo il motore della band non deve avere minchiate in mezzo ai coglioni.
Ovviamente partono a mille, ho avuto l'impressione che ogni tanto si perdessero e che ci fosse un genuino duello tra Snah e Ståle a chi ce l'aveva più lungo e lo faceva più grosso; e l'ottima acustica del Bloom stavolta non è sempre stata all'altezza della situazione: è scontato che quando Bent apriva il suo Moog Taurus arrivavano uragani di suoni bassi alle ginocchia ma ho notato troppi bassi anche quando Snah ha imbracciato il suo Les Paul, bestia di strumento con la fama di essere difficile da gestire; poi, sarà sempre stato il suono che a volte era confuso ma ho avuto più di una volta l'impressione che Kenneth andasse fin troppo 'free' fino a sfiorare i territori del 'io suono a cazzo di cane'.
Saranno state mie impressioni, non ho letto in giro simili pareri.
Ståle dietro i suoi hammond, mellotron più un mini-moog più moderno era il prog-rocker in purezza aggiunto a questi tre scalmanati che stavolta si sono voluti imbarcare in una rock-opera. Sicuramente a loro agio, sono i Motorpsycho for God' s Sake!!, possono cominciare pure a fare tarantelle napoletane ma il suono di basso di Bent è e sarà sempre un caterpillar.

La star della serata è indubbiamente Snah, per tutta la durata di TDDU non gli ho staccato gli occhi di dosso. Artista completo, chitarrista finissimo, cantante ormai maturo e un pò maestro d'orchestra della baracca.
Da pelle d'oca la sua interpretazione di 'Into the Gyre' e 'Oh, Proteus - A Prayer', cantato a 'cappella' impeccabile e con l'interpretazione perfetta.
Molto bella anche 'Sharks' e la coppia 'Mutiny!'-'Into the mystic' che ci ha dato una bella scossa.

Prima parte del set finito, tornano sul palco dopo una decina di minuti per la seconda parte e quello che doveva essere un encore da un paio di pezzi si è trasformato in una valanga di classiconi per altri cinquanta minuti da lacrime e gola rossa.
Attaccano 'Cornucopia' e ci mettono in mezzo un bel pezzo di 'Go to California' per la mia strafottuta felicità; prima di attaccare 'Greener' Bent dice che 'questo è un pezzo molto vecchio, se la sapete fate un bel singalong'; ma per chi cazzo ci ha presi! Il pezzo glielo abbiamo cantato noi e Bent rimane Bent, continua a stonare nei punti giusti, Snah ha solo vagamente azzeccato l'assolo originale che è da pelle d'oca ma glielo perdono; a seguire 'Feel', e con Stale al seguito l'intro di mellotron è LUI, e giù ancora di più nell'amarcord più intimo; 'Taifun' è una bellissima sorpresa, pezzo reso splendidamente e fedelissimo, insieme a 'Mountain' con uno Snah in versione Lemmy, il Bloom era uno solo e scapocciava all'unisono; finalone con 'Nothing to say' che mi ha completamente saziato.

 Il nerd che è in me si è scatenato e a proposito di gears, se la memoria non mi inganna, Snah ha fatto i primi due pezzi con una Guild modello SG doppio manico, poi è passato ad una Les Paul Gibson e ha anche imbracciato una Gibson CS non reverse Firebord chiara con battipenna nero; Bent ha avuto quasi sempre un Stavem a quattro corde, un Stavem Devil Dog a otto corde mai visto prima ma che suonava una bomba e una elettrica che non ho riconosciuto con cui ha fatto Feel e non ricordo cos'altro.

Tornano nel backstage, la musica non parte subito, per un attimo tutti abbiamo avuto la sensazione che rientrassero per l'ennesima volta poi il loro roadie storico (sempre lui, quello che sembra il loro zio..) spegne gli ampli e lì si è capito che era davvero finito, alla bella ora delle 00:51.

Tracklist:

Setlist:
- TDDU
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- Cornucopia / Go To California/Cornucopia
- Greener
- Feel
- Taifun
- Mountain
- The Wheel
- Starhammer
- Nothing To Say

Ed è la nona volta, aggiornato anche il post con tutte le scalette.
Sperando che qualche bravo picciotto abbia registrato decentemente il concerto, qui c'è quello di Colonia del 17 aprile, ottima qualità audio e concerto stellare.





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