6.5.13

Datemi una sigaretta, un whiskaccio e lasciatemi solo con le mie lacrime





Succede sempre quando ascolti qualcosa che ti colpisce nel profondo del cuore, e non hai bisogno di ascoltarla una seconda volta, lo senti subito, io lo sento subito, mentre il pezzo va, è una questione di pochi secondi.
Prendi per esempio sto pezzo dei The Drones, l'ultimo del nuovo disco I See Seaweed. Messo nella playlist delle nuove aggiunte sul mio Ipod, è il primo pezzo. Un tuffo al cuore, " chi cazzo sono questi che mi 'parlano' così sparati al cuore", ho pensato stamattina mentre ero sul treno, rigorosamente in piedi nel mio angolino preferito (ogni carrozza ha il mio angolino preferito).
Un giro di piano che introduce e accenna la melodia, poi entra la voce confidenziale di Gareth Liddiard, uno stupendo incrocio tra Waits e Waters, uno che biascica alcoolico, mezzo crooner e mezzo chansonnier che ti sussurra all'orecchio chissà cosa e starei ore ed ore ed ore ad ascoltare come quella melodia appena accennata all'inizio si evolve, si alza, si gonfia, si arrampica ed esplode per poi ripetersi e risolversi in una specie di ninna nanna con tanto di voce femminile a fare da coro.

Così ti immagini orchestre intere che ripetono all'infinito il tema, sostenuto da archi prima delicati e poi sempre più poderosi, più wagneriani.
Ti immagini cosa sarebbe sto pezzo con, chesso, l'orchestrazione di In the NIghtside Eclipse degli Emperor!
Sempre gli Emperor in mezzo. Gli Emperor mi hanno segnato, loro non lo sanno, io non lo sapevo ma ormai ragiono in termini di Emperor-o-metro, spesso, quando sento roba poderosa, 'grossa', cavalcosa, grande..
Gli Emperor ce li infilo sempre.

Il resto del disco rimane sempre su alti livelli, ancora ai primi giri acerbi per poterlo definitivamente decriptare..ma mi piace, mi piace un botto, mi apre orizzonti e praterie come Sage degli Across Tundras, ho la sensazione che i The Drones mi possono far viaggiare parecchio nello spazio-tempo..
e il giorno che avrò bel digerito il disco mi romperà i coglioni tornare sul pezzo..quindi rileggerò ste righe..le considererò incompiute come sempre e mi rimarrà l'amaro in bocca per non essere riuscito a fissare a futura memoria certe sensazioni che l'ascolto e il tempo avrà pian piano sedimentato. Capita sempre così.

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