23.2.12

Asphyx & Sleep

Ero bello bellino che mi sparavo il secondo giro di 'Holy Mountain', mentre tornavo a casa mi era venuta una voglia matta di ascoltarlo, al primo giro salti in aria ti pesti i piedi le cuffie volano, le pile si imboscano sotto il letto, un macello.
Il secondo giro è di approfondimento. Prendi quello straccio di booklet, ti ripassi per l'ennesima volta che è del '92 e che l'ha prodotto Billy Anderson, che è il MOSH79CD, che è stato registrato al Razors Edge di Frisco, e poi ti fiondi sui testi e viaggi.
"The druid sleeps in meditation" continua ad affascinarmi, mi è balenato per il cervello anche di farmelo tatuare sull'uccello quasi sul punto di morte.
Neanche lo ricordavo di aver già scritto qualcosa sugli Sleep e su alcune frasi che mi erano rimaste impresse e che sono le stesse di adesso. Il mio cervello va a corrente alternata come la musica degli Sleep.


E nel frattempo mi scorrono davanti pagine e pagine, video e foto, interviste mezze lette, mezze si e mezze no, Martin Van Drunen che continua il giro promozionale di 'Deathhammer' stavolta su Invisible Oranges - penso di non aver mai letto così tante interviste di Van Drunen in così breve tempo, qualche giorno fa ero su Metalsucks - stronzate assortite, dischi da ascoltare e da scaricare, link di bandcamp da visitare - dovrei essere già in pensione - e aggiungo ai preferiti di Google Reader in attesa di un momento in cui mi va di tornarci, so che ci sarà.
Poi becco su Deciblog, il blog di Decibel Magazine, lo streaming di Deathhammer. E' un disco che non so perchè ma aspettavo con una certa curiosità pur non avendo mai ascoltato gli Asphyx  ma amato i Pestilence.
Qualche giorno fa l'imbeccata di 'Deathhammer' su CvltNation, poi  un breve giro sul tubo a recuperare qualche pezzo degli album passati.
La macchina promozionale funziona bene, pompa l'hype buono. Basta Sleep, per oggi.


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