9.5.10

Tre Re nello Spazio

La chiamata alle armi è arrivata di giovedì e non di sabato, Dead Meadow allo Spazio 211 a Torino. Tanto che sia l'uno o l'altro sempre alle 7:30 mi alzo grazie a Cucù quindi tanto vale godere della buona compagnia di Corradone e infilarsi in macchina.

Arriviamo con grande anticipo, pochissime persone si aggirano tra banchetti, bar e spazio all'aperto. Sono già stato allo Spazio qualcosa come sei anni fa, un concerto estivo dei Motorpsycho, ricordo pochissimo e lo spazio all'aperto che ho visto mi ha confuso ulteriormente.
In ogni caso, stasera il concerto è dentro, uno spazio per duecento persone, abbastanza raccolto e accogliente, palco bassissimo, band a un palmo di naso.
I tre americani attaccano alle 23 in punto e vanno avanti per un'ora e mezza compreso bis acclamatissimo. Sciorinano moltissimi pezzi noti almeno dagli ultimi tre album, chiedermi di ricordare i nomi è un delitto, i pezzi dei Dead Meadow per me sono un flusso continuo di psichedelìa acida senza interruzioni.

Ascoltando l'ultimo The three kings, direi che la scaletta di stasera è molto simile.
Sui suoni avrei qualcosa da ridire, mi aspettavo più botta, il basso picchiava poco, e menzione speciale va al batterista, figlio della categoria dei 'poco picchiatori' ma che classe signori! Forse l'unico che abbia mai visto con bacchette impugnate a metà lunghezza e che tiene una postura con schiena super dritta, neanche avesse un manico di scopa su per il culo..

A conti fatti non li vedevo da quasi cinque anni, e tra l'altro avevo da poco cominciato a scrivere cazzate su questo blog ma location, quantità di gente, un centinaio stavolta, e intensità sono rimaste uguali.
Alla fine del bis do un bel cinque al bassista sudato fradicio, e lo minaccio di non far passare altri cinque anni prima di ripresentarsi in un posto vicino a me. La sua faccia da nerd mi ha sorriso e ha fatto la promessa.
Tanto se ribeccamo.
Un passaggio al banchetto e il doppio vinile + dvd di Three kings è finito (per le bestemmie di Corrado), ripiego su una t-shirt più per ricordo che per altro, avevano due versioni entrambi imbarazzanti.
E a proposito, ci sarebbe da aprire un lunghissimo capitolo sull'equazione: grandissime band dal vivo che hanno t-shirt orribili. Sono la maggior parte, al Roadburn era una sofferenza.
Forse non sono più gggiovane.
Concerto per un centinaio persone

1 commento:

Dave Ratinho ha detto...

Io sono andato a Brescia, gran bel concerto!!

Peccato solo che appena staccato, sia iniziata la DISCO.

Concordo pienamente sull'equazione band-magliette, è il trend del momento. Ce n'erano alcune dei Kylesa che non dimenticherò mai...che sbrodolate!!!!!